torna alla pagina iniziale

Piazza Capolanza - C. P. 36 - Tel/Fax 0981.708158 - 87010 Lauropoli (CS)

Parroco Don Attilio Foscaldi - Coadiutore Don Michele Sewodo

Comunità religiosa Serve di Gesù Cristo
info@parrocchiasacricuori.it

    

torna alla home page

la nostra posizione geografica

visita la nostra chiesa
conosci il nostro parroco
le nostre attività
liturgia
catechesi
carità
l'angolo dei ragazzi e dei giovani
i nostri contatti
 

Lunedì 2   Gennaio 2006   

Cassano - Caritas - Il 2005 un anno di attenzione dedicato alla povertà, al volontariato, agli immigrati, alla tossicodipendenza, al servizio civile; ne parla il direttore Don Attilio Foscaldi.

La Caritas diocesana ha indirizzato i propri interventi del 2005, all’osservatorio delle povertà, ai centri di ascolto, al servizio di volontariato, agli immigrati, al progetto Giona (assistenza ai familiari dei carcerati), alla tossicodipendenza, al servizio civile e al progetto pace, giustizia e salvaguardia del creato. Delle molteplici attività il direttore don Attilio Foscaldi ha concentrato l’attenzione sui Centri di ascolto, sul servizio immigrazione e sulla tossicodipendenza illustrandone le attività svolte. Quali le principali attività svolte? “Dopo aver aderito alla rete nazionale dei centri di ascolto abbiamo attivato -dichiara don Foscaldi- alcuni centri a Cassano, Lauropoli e Castrovillari. L’obiettivo è stato quello di superare l’assistenzialismo e lavorare con lo stile della promozione, riconoscendo dignità e responsabilità ad ogni singola persona, rendendola soggetto del progetto che la riguardava. Nello scorso anno l’attività si è focalizzata sull’accompagnamento e sulla formazione degli operatori dei centri di ascolto”. Il centro immigrati in quale ambito di è mosso? “Il centro immigrati ha curato l’accoglienza degli immigrati appena giunti in Italia e di quelli che avevano già avviato un percorso di autonomia. Allo sportello di Cassano centro si sono affiancati gli sportelli di Castrovillari e Trebisacce dove la presenza di immigrati è abbastanza rilevante. Il centro ha intesso ricostruire il profilo complessivo dell’immigrazione nel territorio diocesano, seguire l’evoluzione del quadro legislativo in materia di immigrazione, tentare una mediazione tra le diverse culture ed offrire un servizio di ascolto e di accompagnamento. Dalle rilevazioni effettuate dai tre centri di ascolto si è constatato che il 72% dei presenti sono donne e il 28% uomini. Nel corso dei mesi è stata offerta, anche a coloro che erano sprovvisti di permessi di soggiorno, assistenza in materia di lavoro, regolarizzazione, assistenza sanitaria, sociale e legale.” Da quali nazioni europee provengono gli immigrati della diocesi? “Divisi per nazione di provenienza queste sono le presenze: Romania 22,80%; il 15,20% Ucraina, Maroccco Albania; Polonia il 10,10%, mentre l’altro 11,40% è costituito da Bielorusssia, Lituania, Repubblica Ceca, Togo, Nigeria, Russia e Moldavia.” Quali le attività promosse dalla caritas per il progetto Giona? “Per il progetto Giona, cioè assistenza ai familiari dei detenuti, abbiamo cercato di stringere un rapporto umano più solidale tra il carcere e il territorio diffondendo la cultura della legalità nelle coscienze delle persone.” Ma in pratica cosa avete fatto? “Abbiamo cercato di essere -ha aggiunto don Foscaldi- un punto di contatto tra detenuti, sottoposti alle misure alternative alla detenzione, le famiglie dei detenuti e il mondo del lavoro, attraverso borse di formazione lavoro. L’organizzazione del progetto prevedeva cinque contratti di formazione borsa-lavoro che poi sono saliti a sette e hanno accompagnato l’inserimento temporaneo di soggetti svantaggiati in alcune aziende. Con tali attività le nostre operatrici hanno contattato ben settanta famiglie di detenuti o ex detenuti, con le quali si intrattengono rapporti di collaborazione fiduciaria. Il Centro continua ad erogare servizi di assistenza ai giovani detenuti, ex detenuti, ai detenuti sottoposti a misure alternative alla detenzione e ai loro familiari, attraverso l’ascolto dei bisogni, l’accompagnamento e gli interventi particolari.” Come si nota particolarmente apprezzata è stata l’opera della Caritas.


Martino Zuccaro

Web Study - G. Zaccato - web site