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Festa di S. Giuseppe Moscati



Parrocchia Sacri Cuori di Gesù e di Maria - Lauropoli
FESTA DI S. GIUSEPPE MOSCATI


La Parrocchia Sacri Cuori di Gesù e di Maria ha vissuto con grande gioia la Festa di S. Giuseppe Moscati. Dopo il triduo, tenutosi nei giorni 13 – 14 e 15 novembre, giorno 16 novembre 2011 è stata celebrata la Festa Liturgica.
La giornata è iniziata con un momento di preghiera dei ragazzi che, prima di andare a scuola, si sono trovati davanti all’immagine del Santo per pregare e riflettere sulla testimonianza del Santo.
Un momento suggestivo è stato quello vissuto all’Hospice di Cassano (unica struttura del Centro e Nord della Calabria, che accoglie malati terminali), dove Medici, Infermieri, Volontari dell’A.V.O e di altre Associazioni, Sacerdoti, Suore ed un gruppo di fedeli, hanno vissuto un intenso momento di Adorazione Eucaristica, seguito della benedizione degli ammalati.
Nel pomeriggio, dopo il Santo Rosario, il Parroco, Don Attilio Foscaldi, ha celebrato la S. Messa, soffermandosi, durate l’Omelia, su alcuni momenti di alto valore Spirituale e Sociale di S. Giuseppe Moscati.
Dopo la Celebrazione Eucaristia, si è tenuto un Convegno su “SCIENZA, EUCARISTIA, E CARITA’ IN S. GIUSEPPE MOSCATI, che ha visto, come relatore il dott. Aldo Foscaldi (Presidente Regionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani).
Relazionando sul Santo, il Dottor Foscaldi si è soffermato su diversi aspetti.
- San Giuseppe Moscati, uomo umile e dotto, ha preferito il servizio alla vita rispetto alla vita mondana e dei salotti; la sua vocazione di medico comincia a manifestarsi nell’età adolescenziale.
- Come uomo di scienza ha ricoperto numerosi incarichi professionali che l’hanno portato ad essere considerato uno tra i più prestigiosi ricercatori Medici della prima metà del nostro secolo. A quanti lo conobbero non furono le sue doti geniali a destare meraviglia, ma soprattutto la sua personalità, la sua vita semplice e coerente, impregnata di fede e di carità verso Dio e verso gli uomini.
- Per la sua umanità, per il forte senso di solidarietà che applicava alla sua professione, veniva da tutti denominato il “Medico Santo”. È stato, senza volerlo, il promotore di quel processo di umanizzazione della medicina, proprio in un momento in cui la medicina stessa viveva una eccessiva scientificità.
- Vedeva nei suoi pazienti il Cristo sofferente, lo amava e lo serviva in essi. Questo amore per il prossimo lo spinse a prodigarsi senza sosta per i sofferenti: non attendeva che i malati si recassero da lui, ma li cercava nei quartieri più poveri ed abbandonati della città, curandoli gratuitamente e sostenendoli, spesso, con i propri guadagni. Il Moscati, cosi facendo, diventava l’Apostolo di Gesù, senza mai predicare, annunciava, con la sua Carità e con il suo stile di vita nella professione medica, Cristo e conduceva a Lui gli uomini oppressi ed assetati di verità e bontà.
- Non pensava di esaurire il proprio compito con la cura medica, ma si preoccupava di sostenere il malato anche spiritualmente.
Dopo la relazione del Dott. Aldo Foscaldi è intervenuto il Presidente dell’A.V.O (Associazione Volontari Ospedalieri) di Cassano allo Ionio che presta la sua opera di volontariato all’ Hospice, presidio ospedaliero della nostra città, intitolato al nostro Santo. L’A.V.O. offre assistenza ai malati in ospedale e si propone l'umanizzazione e la cura del malato anche nel suo aspetto psicologico e si ispira ai principi fondamentali che hanno caratterizzato la vita di San G. Moscati; in particolare, “aiutare gratuitamente l’ammalato abbandonato e solo, vedendo in loro il Cristo sofferente”.
Di seguito, sono intervenuti sia i responsabili della Misericordia che della Fratres di Cassano, evidenziando come nel loro servizio quotidiano trovano in S. Giuseppe Moscati un esempio vivente e un testimone fedele dell’amore verso l’ammalato.
La dott.sa Antonella Musca, il dottor Franco Tirone e il dottor Salvatore Leone, membri dell’Associazione Medici Cattolici Italiani della nostra Diocesi, nei loro brevi interventi hanno posto l’accento sul concetto della carità che si sviluppa non solo in ospedale, ma anche per strade, nelle Parrocchie, nei luoghi di lavoro; hanno, altresì, che non basta curare solo la malattia, ma occorre prendersi cura dei malati.

Gli amici di San Giuseppe Moscati
della Parrocchia dei Sacri Cuori di Lauropoli
 

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